
Introduzione: perché è importante capire la propria prescrizione
Capire la propria prescrizione oculistica non è solo una questione tecnica, ma un passo fondamentale per scegliere l’occhiale giusto, valutare correttamente i materiali delle lenti e verificare la qualità del servizio ottico. Conoscere il significato delle sigle e dei valori presenti in ricetta permette di evitare errori e acquistare consapevolmente, anche online.
Dove trovare i dati nella prescrizione
Ricetta cartacea o digitale: cosa contiene
La prescrizione oculistica può essere rilasciata in forma cartacea o elettronica. In entrambi i casi, contiene i dati principali della correzione visiva per ciascun occhio (destro e sinistro), indicazioni su lenti bifocali o progressive, eventuali valori per l’uso di lenti prismatiche e, se indicata, la distanza interpupillare (PD).
Significato delle sigle principali
OD (occhio destro), OS (occhio sinistro)
OD sta per "oculus dexter" (occhio destro), mentre OS significa "oculus sinister" (occhio sinistro). Queste abbreviazioni latine sono usate universalmente nelle prescrizioni oculistiche.
SPH, CYL, AXIS: cosa indicano e perché sono importanti
SPH (sfera) indica il grado di miopia (-) o ipermetropia (+). CYL (cilindro) è presente se c’è astigmatismo, e rappresenta la sua intensità. AXIS completa il valore cilindrico, indicando in gradi (da 0 a 180°) l’orientamento della correzione astigmatica.
ADD, PD, BASE, PRISM: termini aggiuntivi
ADD è l’addizione per la visione da vicino (presbiopia). PD è la distanza interpupillare, fondamentale per la centratura delle lenti. PRISM e BASE si usano in caso di disallineamento oculare e richiedono valutazioni più complesse.
Miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia: come si leggono
Valori negativi e positivi: cosa significano
I valori negativi (es. -2.50) indicano miopia: l’occhio vede bene da vicino ma male da lontano. I valori positivi (es. +1.75) indicano ipermetropia: visione migliore da lontano, ma affaticamento da vicino. L’astigmatismo si rileva con la presenza di CYL e AXIS, mentre l’ADD segnala la necessità di una correzione da vicino per la presbiopia.
Distanza interpupillare (PD): un valore chiave per la centratura
Come viene misurata e quando serve specificarla
La PD misura la distanza (in mm) tra il centro di una pupilla e l’altra. Serve per centrare perfettamente le lenti con la posizione degli occhi. È particolarmente importante negli occhiali progressivi o con correzioni elevate. Può essere unica (es. 62 mm) o divisa per occhio (es. 31/31 mm).
Come cambia la prescrizione tra occhiali da vista e da sole graduati
Filtri, curvature, visione periferica: perché serve un’ottica specializzata
Quando si richiedono occhiali da sole graduati, la prescrizione visiva rimane la stessa, ma devono essere considerate variabili aggiuntive: il filtro UV, la colorazione della lente, eventuale polarizzazione e la curvatura della montatura. Una lente scura con curva avvolgente può richiedere aggiustamenti ottici specifici per mantenere la centratura visiva corretta.
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Occhiali monofocali, bifocali e progressivi: differenze nella prescrizione
Quando viene indicato l’ADD (addizione)
Gli occhiali monofocali hanno una sola correzione (per lontano o per vicino). Gli occhiali bifocali presentano una parte superiore per lontano e un segmento per vicino. Gli occhiali progressivi offrono una transizione fluida tra lontano, intermedio e vicino. In questi ultimi due casi, la ricetta riporta l’ADD, ovvero l’addizione di potere necessaria per la visione da vicino, solitamente compresa tra +0.75 e +3.00.
Prescrizioni pediatriche: cosa cambia per i bambini
Controlli più frequenti e lenti con trattamenti specifici
Le prescrizioni pediatriche richiedono un approccio più attento. I bambini in fase di crescita possono necessitare di controlli ogni 6-12 mesi. Le lenti pediatriche spesso includono trattamenti antiurto, antiriflesso e protezione UV. In alcuni casi si prescrivono lenti prismatiche o con potere debolmente positivo anche in assenza di gravi difetti visivi, per favorire lo sviluppo oculare.
Prescrizione e scelta della lente: come tradurre i dati
Indice di refrazione, materiali, trattamenti consigliati
Una volta compresi i dati della prescrizione, è possibile selezionare la lente adatta. Il materiale (policarbonato, CR-39, vetro, resine ad alta trasparenza), l’indice di refrazione (es. 1.50, 1.60, 1.67 o 1.74) e i trattamenti (antiriflesso, anti luce blu, fotocromatiche) devono essere scelti in base ai valori della prescrizione e alle esigenze quotidiane.
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Quando rifare la visita: validità e aggiornamento della prescrizione
Ogni quanto tempo è consigliata una nuova valutazione
In genere, la prescrizione oculistica è valida per 1 anno nei bambini e adolescenti, e per 1-2 anni negli adulti, salvo cambiamenti visivi o condizioni particolari (diabete, malattie oculari, uso di farmaci). Se si avvertono stanchezza visiva, mal di testa o peggioramento della visione, è consigliabile anticipare la visita.
Domande frequenti da fare all’oculista durante la visita
Trattamenti consigliati, cambiamenti visivi, consigli per la scelta degli occhiali
Durante la visita è utile chiedere:
- Se è necessaria una lente antiriflesso, fotocromatica o con filtro per la luce blu
- Ogni quanto tempo rifare il controllo in base alla propria età e stile di vita
- Quali modelli o forme di occhiali sono più adatti in base al difetto visivo
- Se si possono usare gli stessi dati per occhiali da sole graduati
FAQ
Quanto dura una prescrizione oculistica?
Generalmente ha validità 1 anno per i minori di 18 anni e 1-2 anni per gli adulti. In caso di patologie oculari o variazioni visive rapide, il tempo può ridursi.
Posso usare la stessa prescrizione per occhiali da sole graduati?
Sì, ma il laboratorio ottico potrebbe adattare leggermente la centratura o la curva della lente, in base alla forma della montatura solare scelta.
Cosa significa un valore negativo in SPH?
Significa che la persona è miope: ha difficoltà a vedere da lontano, e necessita di una lente divergente con potere negativo.
Serve sempre la distanza interpupillare?
Sì, è fondamentale per centrare correttamente la lente davanti alla pupilla. In caso di mancanza del dato, può essere misurato direttamente in negozio o con app specifiche.
La prescrizione è la stessa per lenti a contatto?
No. Le lenti a contatto richiedono una visita specifica perché differiscono nella distanza tra lente e occhio. Valori di SPH, CYL e curva base sono spesso diversi.
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Conclusione: capire la prescrizione per scegliere meglio i propri occhiali
Interpretare correttamente una prescrizione oculistica ti permette di fare scelte più consapevoli, selezionare le lenti giuste e verificare la qualità del prodotto finale. Che si tratti di occhiali da vista, progressivi o da sole graduati, conoscere i termini tecnici ti mette nelle condizioni ideali per dialogare con ottici e professionisti, evitando errori e migliorando la tua esperienza visiva.